Terapia allo Iodio

La terapia allo iodio per la cura del tumore della tiroide

COME DEVO COMPORTARMI PRIMA DELLA TERAPIA CON 131 IODIO? 

Per effettuare la terapia con 131 iodio è necessario sospendere il trattamento ormonale sostitutivo circa 40 giorni prima (o in alternativa assumere il TSH ricombinante) .
Prima del trattamento è consigliabile eseguire una dieta a basso contenuto di iodio allo scopo di «affamare di iodio» le eventuali cellule tiroidee residue.

Alimenti e sostanze da evitare:

  • SALE DA CUCINA IODATO
  • MEDICAMENTI A BASE IODICA (es. disinfettanti iodati, Iodosan, Betadyne…)
  • ESAMI RADIOLOGICI CON MEZZO DI CONTRASTO IODATO
  • LATTE E DERIVATI
  • CIOCCOLATO
  • MARMELLATE ROSSE INDUSTRIALI
  • PRODOTTI A BASE DI SOIA
  • UOVA
  • PESCE DI MARE
  • CIBI CONTENENTI ADDITIVI DERIVANTI DA ALGHE (es. Agar-agar, algina, arginati…)
  • SOSTANZE CONTENENTI COLORANTI ROSSI (es. red #3 contenuto nel ROCALTROL 0.5)
  • INTEGRATORI VITAMINICI

COME VIENE EFFETTUATA LA TERAPIA CON 131 IODIO?

Tiroide_6Dopo l’intervento chirurgico molti pazienti vengono sottoposti ad una procedura detta ablazione del residuo con Iodio radioattivo, il quale depositandosi nelle cellule tiroidee residue consente di distruggerle.

La procedura si esegue in condizione di ipotiroidismo o sotto stimolo con rh-TSH in quanto per consentire l’ingresso dello Iodio radioattivo nelle cellule tiroidee sono necessari elevati livelli di TSH.
Il paziente viene ricoverato al mattino, gli viene eseguito un prelievo del sangue per dosare il TSH e gli ormoni tiroidei e viene poi accompagnato nella stanza di degenza protetta.
A questo punto al paziente viene somministrata per via orale una capsula di radioiodio a seguito della quale il paziente trascorre un periodo di isolamento in una stanza protetta fino alla quasi totale eliminazione dello Iodio radioattivo.

QUALI SONO GLI EFFETTI INDESIDERATI DELLA TERAPIA CON 131 IODIO?

Il trattamento non è doloroso . Nei primi giorni dopo la somministrazione del radioiodio il paziente può avere nausea, dolori addominali e /o gonfiore al collo.
I sintomi sono passeggeri e facilmente trattabili .

Gli effetti secondari possibili sono moderati ed in parte dovuti alla condizione di ipotiroidismo:

  • aumento di peso
  • rallentamento delle funzioni intellettuali e fisiche
  • dolori muscolari
  • costipazione
  • affaticamento generale

questi sintomi sono reversibili e scompaiono quando il paziente assume la levotiroxina

  • perdita transitoria del gusto e dell’odorato
  • gonfiore alle ghiandole salivari

COME DEVO COMPORTARMI AL RIENTRO A CASA?

Poiché il radioiodio viene eliminato attraverso la saliva, il sudore, le feci e l’urina, dopo la terapia radiometabolica è necessario seguire alcuni accorgimenti.
Sulla base di una valutazione dosimetrica eseguita all’uscita dalla stanza di degenza, il personale della radioterapia fornirà le indicazioni comportamentali necessarie a garantire la non contaminazione delle persone con cui si verrà a contatto.

Il radioiodio viene eliminato perlopiù durante il periodo di isolamento nelle camere di degenza. Tuttavia è buona norma:

  • rimanere a 3 metri dalle persone per un periodo di 3 settimane
  • utilizzare stoviglie e posate di plastica monouso
  • usare un bagno dedicato o provvedere all’accurato risciacquo per almeno 2 volte dopo l’uso
  • risciacquare la biancheria sotto l’acqua corrente (es. appoggiandola sul piano della doccia e lasciandovi scorrere sopra l’acqua) prima di porla in lavatrice per il normale lavaggio

ATTENZIONE AGLI STARNUTI! Tuttavia, ad esempio, se uno spruzzo di saliva colpisce la pagina di un libro: non è necessario buttare il libro ma esporlo all’aria aperta.

OGNI QUANTO TEMPO DEVO SOTTOPORMI AI CONTROLLI?

In un primo periodo i controlli sono più frequenti allo scopo di aggiustare la posologia della L-tiroxina e valutare l’esito della scintigrafia post trattamento con 131 I.
In seguito, se le indagini effettuate (scintigrafia, ecografia del collo, misurazione della tireoglobulina) non richiedono approfondimenti, si effettuano controlli ogni 12 mesi per 5 anni e ogni 18-24 mesi a partire dal 6°anno in poi.

DOPO QUANTI ANNI POSSO CONSIDERARMI GUARITO?

I controlli proseguono per almeno 10 anni con esami del sangue ed ecografia del collo. Tuttavia già dai primi follow up, in assenza di captazione alla scintigrafia e in assenza di variazioni della tireoglobulina, si può considerare il paziente a «basso rischio» e quindi con una prognosi favorevole.